Un grande grazie a tutti i dipendenti per il comportamento prudente e responsabile anche al di fuori del luogo di lavoro, che ha contribuito a garantire la sicurezza dei nostri anziani . E un invito a continuare così, nel rispetto delle regole. E’ un sacrificio, ma è l’unico modo per permettere alla vita quotidiana di tutti di riprendere, in una nuova normalità.
Questo, in sintesi, è il messaggio di Matteo Segafredo, presidente di Fondazione Sant’Antonio Abate di Alano di Piave, in una lettera a tutto il personale.
Trovate il testo della lettera qui sotto.
Gentili Collaboratrici e Collaboratori,
ormai da mesi le nostre vite ed il nostro lavoro sono appesi all’altalena dei misteriosi indicatori divenuti magici rivelatori dell’ andamento del mondo: tutti voi meritate una grande riconoscenza per lo stile di vita prudente e responsabile che vi ha protetti dal contagio e dato sicurezza agli anziani nostri ospiti che con fiducia ci hanno affidato le loro vite.
Un padre della medicina sostiene che: “Una epidemia è un fenomeno sociale che implica alcuni aspetti medici”. La citazione ci aiuta a capire come il futuro dipenda non solo dalle opinioni degli esperti ma da un complesso insieme di comportamenti. La decisione di chiudere il Paese in un duro lockdown fu presa dal Governo che se ne assunse la responsabilità di fronte al dilagare di contagi, ricoveri , morti e al rischio del collasso degli ospedali.
Fu una decisione saggia che, anche grazie al civismo e senso di responsabilità dei cittadini migliorò decisamente la situazione del nostro Paese rispetto a molti altri.
La verità che ancora oggi facciamo fatica ad accettare fino in fondo è che per un tempo indefinito dovremo convivere con questo insidioso e subdolo virus, malgrado gli annunci sensazionalistici di nuovi miracolosi vaccini, e sarà così per molti mesi a venire.
Dobbiamo continuare a nascondere le nostre tristezze ed i nostri sorrisi dietro le mascherine e rassegnarci alle misure di distanziamento sociale e alle limitazioni dei nostri movimenti per ridurre i contagi e circoscrivere i focolai epidemici che purtroppo permangono tra noi.
Per noi la parola d’ ordine è guadagnare posizioni contro il virus, non avere casi positivi, tracciare tutto e tutti (anche se può sembrare una limitazione della libertà) e prepararci per l’ autunno.
Se vogliamo che la sanità, l’ assistenza ( RSA), la vita sociale , le scuole , le attività produttive riprendano con una qualche regolarità, dobbiamo accettare queste regole di convivenza virtuosa.
La personale scrupolosa obbedienza alle regole, unitamente alla prudenza, difendono dai contagi noi stessi ma proteggono anche i nostri familiari, il nostro ambiente di lavoro e le vite degli ospiti a noi affidate.
Vi ringrazio per il vostro prezioso servizio e vi saluto molto cordialmente
Matteo Segafredo
presidente Fondazione S. Antonio Abate